Addetti che a vario titolo operano nel settore della politica locale di Aversa dibattendo delle scelte urbanistiche che competono al comune, discettando in particolare della zona Sud della città, hanno definito quello che tuttora è uno dei più importanti ippodromi italiani un “ex ippodromo”. Una definizione che ha lasciato perplessi coloro che lavorano nella struttura di Viale Olimpico, una decina di dipendenti (a tempo indeterminato) i quali oggi erano regolarmente al lavoro e gli inquilini delle attività dell’indotto che operano al suo interno dal lontano 1968.
Come da calendario nazionale deliberato dagli organismi competenti (per l’ippica è il Ministero delle Politiche Agricole) anche quest’anno il “Cirigliano” effettua la sua pausa durante l’estate, che esso subisca la crisi che affligge la filiera ippica italiana sofferente della concorrenza di altri tipi di scommesse è noto, ma proprio qualche settimana fa i rappresentanti della società proprietaria della storica area, la Saita (Società Azionaria Trottatori Aversa) hanno in qualche modo rassicurato le maestranze riferendo di essere intenzionati a continuare l’attività tradizionale, né ai gestori delle attività interne alcun cambiamento è stato comunicato. La Saita è prevalentemente controllata dagli eredi dei cugini omonimi Nunzio Stabile, con quote di minoranza delle famiglie Migliaccio e Andreani.
In questi giorni sono stati avviati alcuni lavori di manutenzione indispensabili, da tempo i box non vengono dati in locazione a scuderie stanziali ma usati solo per il transito dei cavalli impegnati nelle giornate di corse e questo contribuisce, visivamente, a dare una percezione di abbandono anche per una manutenzione che non è più quella di un tempo, nonostante il declino è ancor oggi uno dei primi ippodromi italiani per volume di scommesse raccolte. Qualche giornale, senza nemmeno fare un minimo di verifica, ha dato credito a fonti di matrice politico locale mettendo anche nel titolo “ex ippodromo”, bastava semplicemente chiedere a qualche giornalista sportivo.
La struttura sia per la concessione governativa legata alle corse dei cavalli, sia per la sua posizione attrae comunque gli interessi di potenziali acquirenti, ma per adesso nessuna trattativa pare sia stata avviata concretamente e comunque chi dovesse acquistare non potrà non tenere presente le posizioni giuridiche di dipendenti ed altri cointeressati che vi svolgono delle attività.
Salvatore Pizzo