Si dividono le strade giudiziarie per una coppia di Casal di Principe, arrestata lo scorso 10 giugno con l'accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e possesso e fabbricazione di documenti identificativi falsi. Il marito pluripregiudicato è stato condannato a 2 anni di carcere, mentre la moglie è stata assolta, su disposizione del gip Vincenzo Saladino del tribunale di Aversa, in sede di rito abbreviato.
Per entrambi il pubblico ministero aveva chiesto 2 anni e 8 mesi. Il difensore, nella sua arringa, ha fatto emergere l'estraneità dei fatti contestati alla donna.
I carabinieri di Casal di Principe si erano recati presso l'abitazione della coppia in Via Aldo Fabrizi per eseguire una perquisizione disposta dalla Procura di Potenza a seguito di procedimento penale per truffa nei confronti della donna. Mentre i militari eseguivano la perquisizione, la coppia mostrò segni di nervosismo soprattutto quando si diressero in cucina. Lì, rovistando sotto il lavello, i carabinieri trovarono occultata da bustoni dell’immondizia, una cassaforte con tastierino elettronico e chiave di emergenza. Forzata la stessa, vennero rinvenuti 284 grammi di hashish suddivisi in 37 panetti e dosi confezionate di diversa forma e peso. Vennero rinvenuti anche un bilancino di precisione, 2 carte d'identità false ed una carta d'identità ed una tessera sanitaria appartenenti ad un cittadino residente in Sant'Agata Bolognese.