La Procura di Santa Maria Caputa Vetere ha chiesto ventidue anni di carcere nei confronti di Don Michele Barone, l’ex sacerdote della Diocesi di Aversa accusato di maltrattamenti e lesioni gravissime nei confronti di una 14enne, e di violenza sessuale nei confronti di altre due giovani fedeli.
Secondo gli inquirenti, i genitori della minore avrebbero assistito agli episodi di maltrattamento ai danni della figlia senza opporsi al prete, poiché desideravano che la ragazzina fosse “liberata dal Demonio”.
Nel corso della requisitoria, il pubblico ministero ha ricostruito un quadro da “libro dell’orrore”, sostenendo che gli abusi e i maltrattamenti sarebbero stati compiuti dal sacerdote durante esorcismi “non autorizzati”, effettuati in totale spregio delle regole e delle prescrizioni dell’organizzazione clericale.
Don Michele Barone, secondo l'accusa, durante i quotidiani riti di “liberazione e purificazione dell’anima”, avrebbe violentemente percosso le tre giovani, utilizzando anche brutali ingiurie e minacce. L’intera vicenda è emersa grazie alla denuncia dalla sorella della 14enne, effettuata anche attraverso la trasmisione di Italia 1 "Le Iene".
In un secondo momento, le due giovani fedeli hanno denunciato di essere state costrette a subire contro la loro volontà atti sessuali e pratiche lesive della dignità.
Il pm Daniela Pannone ha richiesto 5 anni per il funzionario della polizia, 8 anni e 3 mesi per il padre della ragazzina e 7 anni per la madre.
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