Trentola Ducenta: arrestato lo stalker di Giorgia Meloni

Giorgia Meloni

La Digos di Roma ha arrestato a Trentola Ducenta N.R., accusato di essere lo stalker di Giorgia Meloni. L'uomo, dopo essere stato fermato nel comune dell'Aversano è stato ristretto agli arresti domiciliari, perché ritenuto dagli inquirenti l'autore di “atti persecutori” nei confronti della parlamentare, che avrebbe tormentato sui social con continui messaggi di natura minatoria e intimidatoria.   

La misura cautelare è stata emessa dal Tribunale di Roma.

L'arrestato nei giorni scorsi era stato identificato, in due occasioni distinte, alla stazione Termini di Roma dalla Polizia Ferroviaria e della Digos.  Agli agenti aveva riferito di essere giunto in treno dalla Campania per andare a cercare l’abitazione capitolina della Meloni. Proprio per questo motivo, oltre alla misura degli arresti domiciliari, è stato sottoposto anche al provvedimento del Questore di Roma del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per due anni nella provincia di Roma.

Secondo gli investigatori, l'uomo avrebbe perseguitato per mesi sui social network la presidente di Fratelli d’Italia, passando dall'ossessivo invio di messaggi alla convinzione - senza mai averla vista prima - di essere il padre della figlia della deputata. Questo, infatti, il motivo del viaggio nella Capitale, annunciato con l'ennesimo messaggio alla leader FdI e compiuto di lì a breve. Viaggio finito con l'incontro con la polizia ferroviaria, che lo ha identificato e fatto salire sul convoglio, rispedendolo nuovamente a casa.

La famiglia dell'uomo più volte avrebbe segnalato alle autorità i vari spostamenti. Da quanto è emerso avrebbe stalkerizzato non solo l’onorevole, ma anche diverse donne tra l’Italia e l’estero.

«Devo ringraziare le forze dell’ordine che si sono accorte prima di me di quello che accadeva. La cosa che mi ha preoccupata maggiormente in questa vicenda non è stata tanto quella di avere io uno stalker ma l’attenzione ossessiva di questa persona verso mia figlia. Questo mi ha fatto preoccupare, ma devo dire che gli inquirenti sono stati bravissimi e tempestivi e quindi ovviamente a loro dico grazie per il lavoro che stanno facendo. Mi sento assolutamente più sicura e tranquilla nel sapere di poter contare sul lavoro così attento dei nostri servitori dello Stato», ha dichiarato la Meloni.